Iniziamo con il pezzo forte di questa fauna selvaggia:
Er Bestemmia!
Tutte le sale ne hanno uno.
Quell'essere che nemmeno il tempo di inserire i soldi nella slot machine e già comincia a scomodare tutti i santi che sono in paradiso.
Non lo si può riconoscere in mezzo al mondo perché appare come un uomo taciturno, forse un po' troppo solitario, ma visivamente banale.
Non è aggressivo, bestemmia ma non morde.
Entra nella sala salutando educatamente il Guardiano e a volte raramente accenna anche ad un sorriso, ma la maschera cade nel momento in cui si siede alla macchina.
I cristi e le madonne iniziano come un fiume in piena ad invadere la sua mente e l'unico modo che ha per sopprimere questa sofferenza, è farla uscire dalla bocca.
Tanto orgoglioso delle sue imprecazioni che le urla a gran voce, così che possano riecheggiare in tutta la sala come una canzone.
Le altre bestie a stento ci fanno caso, completamente ipnotizzate dai suoni e dai led della propria slot machine prestano poca attenzione a tutto ciò che avviene attorno a loro.
Ma il Guardiano no e Er Bestemmia lo sa bene.
Quando si accorge della sua presenza all'interno della sala, inizia ad aumentare il tono della voce.
Anche se il Guardiano tenta di non farsi notare, lui ne riesce a percepire l'odore e inizia a bestemmiare più forte.
Un gesto dispettoso, quasi di riscatto contro chi lo costringe a sperperare il proprio denaro in un macchinario che fa solo promesse ma da poco in cambio.
Urla, bestemmia e maledice il Guardiano e lo fa forte così che quel rumore assopisca i pensieri, perchè se questi prendessero il sopravvento dovrebbe spiegare allo specchio che l'artefice di questa sofferenza è solo se stesso.
Ma a nessuno piace incolpare se stessi, è sempre più facile dare contro agli altri.
Al Guardiano per difesa basta indossare un paio di auricolari ed ascoltare un podcast.